In sintesi
- 🎤 Califano
- 📺 Rai 1, ore 21:30
- 📖 Una fiction biografica che racconta la vita intensa e tormentata del cantautore Franco Califano, interpretato da Leo Gassmann, tra successi musicali, scandali, fragilità e la complessità di un’icona della musica italiana.
Rai 1, Franco Califano, Leo Gassmann e la grande tradizione musicale italiana sono i protagonisti indiscussi della prima serata TV di oggi, lunedì 4 agosto 2025. Alle 21:30 arriva una delle fiction più attese dalle ultime stagioni: CALIFANO, omaggio potente a dieci anni dalla scomparsa del “Califfo” e opera che si annuncia già come caso televisivo e culturale.
Franco Califano su Rai 1: la fiction evento e i suoi protagonisti
Quando la vita di un personaggio leggendario come Franco Califano diventa il cuore di una produzione Rai, le aspettative sono altissime. “Califano”, firmato dal regista Alessandro Angelini e interpretato da Leo Gassmann (al suo sorprendente esordio da protagonista), non si limita a raccontare le luci di un successo travolgente e brani immortali come “Tutto il resto è noia”: va dritto negli abissi più intimi di un’icona spesso fraintesa.
La fiction (ben 135 minuti di puro romanzo biografico) ricostruisce con fedeltà la parabola di Califano, partendo dalla sua nascita nella Libia coloniale – un dettaglio che pochi ricordano – per poi tuffarsi nell’adolescenza nella periferia romana, ai locali che ne hanno visto nascere lo stile unico, alle platee televisive, ai rapporti intensi con compagni di viaggio, donne e colleghi. Ma, soprattutto, mostra le crudi difficoltà: dagli scandali giudiziari ai momenti di isolamento, depressione e battaglie contro la dipendenza, senza mai cedere alla tentazione di edulcorare un personaggio complesso, irrequieto e – diciamolo – geniale.
Sul piccolo schermo, la sceneggiatura (tratta da “Senza manette”, autobiografia co-firmata da Pierluigi Diaco) convince per ritmo e sincerità, cercando di restituire la dignità e umanità di un uomo profondamente segnato dalla “fame d’amore”, da una costante ricerca di approvazione che solo i grandi poeti sembrano soffrire realmente.
Il cast, la musica di Califano e le curiosità produttive
Per chi ama curiosare nelle pieghe produttive, “Califano” riserva chicche e aneddoti davvero gustosi. Leo Gassmann, come raccontato in più interviste, per prepararsi al ruolo ha letteralmente vissuto nella pelle del Califfo: dieta ferrea, sei chili persi, incontri veri con chi ha conosciuto personalmente Franco, ascolti ossessivi dei suoi classici. Non è solo una questione di trucco e parrucco: Gassmann riesce a restituire in modo quasi voyeuristico l’energia, la malinconia e il disincanto di Califano, tanto che alcuni fan già parlano di “effetto rimbalzo” sullo streaming musicale dedicato al personaggio.
A dare man forte ci sono Giampiero De Concilio (interprete di Antonello Mazzeo, amico fidato di Califano), la bravissima Angelica Cinquantini (“I Cesaroni”), e altri volti freschi della nuova serialità italiana, affiancati dalla regia esperta di Angelini, che aveva già saputo dosare cuore e verità in altre fiction Rai ammirate da pubblico e critica.
- Leo Gassmann, per la prima volta in un ruolo da protagonista, regala molte sorprese e potrebbe aprire una nuova fase della sua carriera d’attore.
- La colonna sonora pesca a piene mani dal repertorio di Califano, regalando – specie ai più giovani – l’occasione per tornare a emozionarsi con parole e melodie sempre attuali.
La fiction non si ferma al racconto lineare ma osa mostrare le tensioni creative, gli eccessi e, soprattutto, quella leggenda metropolitana del “Califfo” come irrecuperabile sciupafemmine: in realtà, qui emerge una figura tormentata, desiderosa di comprensione, eternamente divisa tra la maschera pubblica e l’anima fragile. E non è poco, in tempi dove le biografie sono spesso agiografie patinate.
Cosa ne pensa il pubblico: impatto e ricezione della fiction Califano
Il tasso di attesa era altissimo e il riscontro, almeno sui primi social, premia la scelta di una narrazione schietta, senza censure e con quella dose di malinconia che ha sempre accompagnato Califano persino nei momenti di gloria. Gli spettatori hanno apprezzato la somiglianza fisica e, soprattutto, emotiva tra Gassmann e il vero Franco, sottolineando come la rilettura del “Califfo” sia riuscita, almeno in parte, a sciogliere vecchi cliché.
Sul versante della critica, qualche voce ha sottolineato la scelta, coraggiosa ma rischiosa, di non calcare eccessivamente il pathos drammatico, ma di restare fedele allo spirito “senza manette” invocato dallo stesso Califano. Il voto medio sulle principali piattaforme si attesta su un prudente, ma meritato, 5.5/10: siamo solo all’inizio e la fiction è destinata a far discutere, specie tra chi vive la musica italiana come materia da collezionisti e giovanissimi curiosi di riscoprire brani e storie che hanno fatto epoca.
“Califano” è molto più che una fiction: è una seduta di psicoanalisi collettiva su un’Italia che cambia, si innamora ancora dei poeti maledetti e dei loro sogni irrealizzati.
Per chi ama guardare la TV con il cuore, la testa e lo spirito critico, questo è l’appuntamento da non perdere assolutamente.
E voi, siete pronti a lasciarvi sorprendere dal Califfo? Stasera su Rai 1, si viaggia davvero tra note, scandali e poesia.
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